Quali conseguenze porta un tappo di cerume trascurato? Come si effettua la rimozione del tappo di cerume?
Rimozione del Tappo di Cerume.
Il tappo di cerume è una tipica ostruzione del canale uditivo esterno da parte di quella sostanza cerosa e giallastra che viene prodotta nel condotto uditivo di molti mammiferi.
Il cerume, di per sé, ha una funzione molto importante, un po’ come quella della saliva nella bocca o del muco nelle vie respiratorie: serve a mantenere umida e morbida la cute del condotto uditivo esterno, lubrifica la membrana timpanica e svolge una protezione antibatterica e antimicotica, grazie al suo pH leggermente acido.
In condizioni normali, il cerume è in grado di scorrere verso l’esterno del canale grazie alla propria composizione e all’attività dei peli auricolari, i cosiddetti “tragi”.
Può accadere, tuttavia, che questo scorrimento fisiologico dall’interno verso l’esterno venga alterato, per esempio quando la quantità di secreto risulti sovrabbondante o in seguito ad altri
eventi patologici, ecco alcuni esempi:
– Dermatite seborroica;
– Età : nei bambini le ghiandole ceruminose sono iper-attive, quindi producono più cerume, mentre negli anziani sono meno funzionali, e quindi producono cerume secco che tende rimanere all’interno, favorendo la formazione del tappo di cerume;
– Psoriasi;
– Presenza di acqua nell orecchio: il cerume tende a gonfiarsi a contatto con l’acqua fino a ostacolare il condotto uditivo.
– Patologie dell’orecchio come l’otite;
– Utilizzo dei cotton fioc.
Anche l’utilizzo di apparecchi acustici limita, inevitabilmente, lo scorrere del cerume verso l’esterno, quindi è probabile che chi ne fa uso debba prestare un minimo di attenzione al riguardo.
Quali conseguenze porta un tappo di cerume trascurato?
La permanenza di abbondanti accumuli di cerume nei condotti uditivi è sempre da evitare perchè espone a diversi spiacevoli rischi, per esempio:
– riduzione della capacità di sentire (ipoacusia trasmissiva);
– sensazione di orecchio ovattato;
– rimbombo della propria voce in testa (autofonia);
– fruscii, fischi o ronzii nelle orecchie (acufene);
– dolore alle orecchie;
– vertigini;
– rischio di infezione batterica o micosi.
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