Cosa sono le prove allergiche
Come suggerisce il nome, le prove allergiche consistono in una serie di test finalizzati allโindividuazione delle sostanze alle quali il paziente รจ effettivamente allergico.
Si parla di allergia (e non di intolleranza, attenzione!) quando il sistema immunitario reagisce a una sostanza in genere innocua per lโuomo che entra in contatto con il soggetto allergico. Lโintolleranza, dโaltrocanto, non consiste in una reazione da parte del nostro sistema immunitario, ma spesso รจ causata dalla mancanza nellโorganismo di un enzima o alla produzione di sostanza che provocano dei sintomi.
Le sostanze che causano reazioni allergiche sono chiamate allergeni e i piรน comuni sono i seguenti:
- polline di alberi e graminacee, che provocano la cosiddetta febbre da fieno;
- acari della polvere domestica;
- alimenti, come arachidi, latte e uova. In questo caso si parla di allergia alimentare (non intolleranza!);
- pelliccia di animali, in particolare di animali domestici come cani e gatti;
- punture di insetti, come punture di api e vespe;
- determinati medicinali.
A seconda della reazione del nostro sistema immunitario i sintomi possono essere lievi, intensi o molto gravi (rinite, asma, congiuntivite, eczema, orticaria), fino a giungere al cosiddetto shock anafilattico, che consiste nella liberazione di sostanze infiammatorie attraverso un meccanismo detto anafilassi.
Quali sono le prove allergiche
Le allergie possono verificarsi a seconda del modo in cui lโallergene entra in contatto con il nostro corpo, contatto che puรฒ avvenire per ingerimento, inalazione o contatto diretto con la pelle.
Nel primo caso parliamo di allergie alimentari, nel secondo di allergie respiratorie e nel terzo di dermatiti da contatto.
In genere si procede con i test allergometrici dopo una visita allergologica durante la quale vengono esposte dal paziente le manifestazioni delle reazioni allergiche subite, anche per evitare di sottoporre il paziente a test non essenziali.
In base al tipo di reazione allergica si puรฒ procedere con 3 tipologie di prove allergiche:
- i test cutanei, come il prick test e il patch test, utilizzati per le allergie respiratorie e da contatto;
- le analisi del sangue, come i RAST;
- i test di eliminazione e/o provocazione, in genere eseguiti per diagnosticare le allergie alimentari.
Vediamo in cosa consistono.
1. Test cutanei: prick test e patch test
Le prove allergiche piรน diffuse e di facile esecuzione, in genere svolte direttamente presso lo studio del medico allergologo, sono i test percutanei e intracutanei a lettura immediata e ritardata, i cosiddetti prick test.
Si tratta di un esame efficace nel rilevare le allergie di tipo I, ovvero quelle caratterizzate da reazioni immediate, solitamente eseguito per identificare allergie a pollini, muffe, peli di animali domestici, acari della polvere e alimenti (fino a circa 50 sostanze diverse).
Come si esegue? Si prende lโavambraccio del paziente โ a volte nei bambini piccoli si opta per la schiena โ e si posizionano delle gocce delle sostanze che si intende testare. In corrispondenza di ogni goccia viene applicata una piccola pressione con un aghetto che perรฒ non buca la pelle ma consente alla sostanza di entrare bene in contatto con lโepidermide.
A questo punto, si aggiunge una sostanza per favorire la reazione, in genere istamina o glicerina e soluzione salina.
Se il paziente รจ allergico a una โ o piรน โ sostanza applicata, apparirร una piccola bolla, simile a una puntura di zanzara, che denota lโavvenuta reazione. Il medico andrร a segnare quali sostanze hanno prodotto la reazione allergica.
Per lโesame di frutta e verdura il test va eseguito con il cibo fresco, perchรฉ le loro proteine possono essere alterate dalle preparazioni industriali. In questo caso si parla di test prick by prick.
Il patch test, invece, รจ un tipo di prova allergica finalizzata allโindividuazione di reazioni di tipo IV, ovvero quelle non immediate ma che si manifestano nellโarco di ore o giorni, in genere utilizzato per rilevare eventuali dermatiti e allergie da contatto.
I patch test non utilizzano aghi, come abbiamo visto nei prick test; gli allergeni vengono aggiunti su appositi cerotti, applicati sulla pelle.
Durante un patch test, la pelle puรฒ essere esposta a 20-30 estratti di sostanze che possono causare dermatite da contatto, come lattice, farmaci, fragranze, conservanti, tinture per capelli, metalli e resine.
I cerotti vanno indossati in genere per 48/72 ore, sullโavambraccio o sulla schiena, e non devono essere bagnati. Per questo motivo si consiglia di evitare il bagno e attivitร che possono favorire una intensa sudorazione. Quando vengono rimossi i cerotti si analizza la presenza di irritazione sulla pelle, che indica una reazione allergica allโallergene presente sulla patch.
2. Esami del sangue
I test allergometrici possono essere eseguiti anche attraverso un prelievo di sangue alla ricerca delle IgE, una classe di anticorpi implicati spesso nelle reazioni allergiche di tipo I, quindi nel processo di anafilassi.
Questo tipo di esame รจ denominato RAST, acronimo di Radio Allergo Sorbent Test.
Un livello elevato di IgE totali puรฒ in effetti essere riscontrato nei soggetti con un rischio piรน alto di sviluppare allergie, ma esistono anche molteplici altri fattori implicati nella produzione di questi anticorpi.
Il RAST รจ considerato una indagine diagnostica di secondo livello, in quanto viene eseguito solo nel caso in cui i test percutanei e intracutanei a lettura immediata e ritardata non possono essere eseguiti, a causa ad esempio di una dermatite estesa โ o non riflettono la storia clinica del paziente, ma ha lโinnegabile vantaggio di non essere condizionato dai farmaci e di poter testare molti allergeni con un singolo prelievo.
3. Test di eliminazione e/o provocazione
Particolarmente utili nella diagnosi delle allergie alimentari, i test di eliminazione e/o provocazione consistono nella sospensione del consumo di un certo alimento e/o nellโesposizione del paziente allo stesso.
Lโobiettivo, comโรจ facile intuire, รจ quello di verificare se effettivamente un tale alimento possa o meno provocare una reazione allergica in un soggetto.
Nel caso della eliminazione, quindi, si esclude dallโalimentazione il cibo sospetto in modo completo, per un periodo piรน o meno lungo (in genere almeno 4 settimane).
Non รจ un test di facile esecuzione, soprattutto quando lโalimento da eliminare รจ presente in moltissimi cibi, anche magari solo in piccolissime dosi o solo come possibile agente contaminante (la dicitura โpotrebbe contenere tracce diโฆโ).
La provocazione, invece, consiste esattamente nellโapproccio opposto. Invece di rimuovere la sostanza che provoca la reazione allergica, il medico la somministra al paziente in ambiente controllato per verificare se รจ davvero allergico a quel cibo.
Conclusioni
Quindi, quando si parla di prove allergiche รจ importante specificare il tipo di esame che si deve eseguire, anche se in genere si procede con i prick test.
Sarร lโallergologo a stabilire come procedere e ad interpretare in modo corretto i risultati degli esami.
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